Divieto di vendita di TV
privi di sintonizzatore HEVC
Nota MISE 13 settembre 2017

Con una nota emanata il 14 ottobre 2016 a firma della dottoressa Eva Spina, Direttore Generale Pianificazione e Gestione delle Spettro Radioelettrico, il Ministero dello Sviluppo Economico aveva esaminato il problema posto, in relazione alla giacenza di prodotti non conformi presso i rivenditori, dalla allora imminente entrata in vigore della norma di cui all’art. 3 comma 5 D.L. n.192/2014 secondo cui  a partire dal  1° gennaio 2017 gli apparecchi atti a ricevere  servizi  radiotelevisivi venduti  ai  consumatori  nel  territorio  nazionale   integrano   un sintonizzatore digitale per la ricezione di programmi  in  tecnologia DVB-T2 con tutte le codifiche approvate nell’ambito dell’ITU”.

La soluzione temporanea adottata dal MISE con la citata nota, è stata quella di consentire la vendita dei suddetti apparecchi anche DOPO IL 1° GENNAIO 2017, purché la vendita degli stessi avvenisse esclusivamente in abbinamento con un decoder HEVC.

A distanza di alcuni mesi, sentite le Associazioni imprenditoriali e gli altri interlocutori istituzionali coinvolti, la medesima Direzione Generale ha emanato una nuova nota datata 13 settembre 2017 nella quale si legge che: «si ritiene che il periodo intercorso sia stato più che adeguato a smaltire le scorte in esame e pertanto, dal 1° ottobre 2017, gli apparecchi televisivi da porre in vendita dovranno possedere autonomamente, senza decoder aggiunto, i requisiti della norma citata».

Il Ministero avverte che al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni normative, verranno posti in essere gli opportuni controlli sul territorio.